La storia dell’olio ha origini molto più antiche di ciò che si possa pensare.
Addirittura, infatti, parliamo dell’epoca degli antichi Greci!
La leggenda narra che Atena decise di donare all’umanità il prezioso albero da cui l’olio proviene: l’ulivo da olio, o olivo, nome scientifico: Olea Europea.
Secondo il mito, Atena contendeva a Poseidone la supremazia dell’Attica.
I due si sfidarono offrendo agli uomini abitanti di Atene un dono ciascuno: Poseidone offrì una pozza d’acqua marina, che simboleggiava il dominio di Atene sul mare, da cui emergeva un cavallo bianco, simbolo di guerra. Atena percosse la terra e fece nascere un ulivo, promessa di utili produzioni e simbolo di pace. I cittadini scelsero il dono di Atena, che divenne la protettrice della città.
La raccolta dell’olio di oliva avviene già con la battitura delle olive, veniva usato un frantoio in pietra, e da ulivo a olio il passo era breve.
In tutta la Grecia e ad Atene in particolare, l’olio era considerato il più importante prodotto agricolo, prezioso per l’illuminazione, ma soprattutto per la cura, la pulizia e il lenimento del corpo, poco per scopi alimentari.
Momenti decisivi, quali l’aratura, la potatura, la raccolta, si caricavano di comprensibili significati rituali e propiziatori legati alla fecondità della terra.
Nel V secolo, sono gli Etruschi a rendere l’olio un vero prodotto del Mediterraneo: imparano a produrlo e diventano concorrenziali, fino ai Romani che lo scelgono finalmente come unica fonte di grasso per la loro dieta.
Anche anticamente i romani erano degli abili osservatori della natura e dei profondi conoscitori dell’arte olearia, al punto da adottare le prime categorie merceologiche:
Gli olivi crescono rigogliosi grazie alla presenza di ottimi terreni calcarei e ben drenati delineando un paesaggio che diventerà tipico, e la produzione di olio aumenta vertiginosamente.
Simbolo di pace, forza, fecondità e purificazione, l’ulivo e l’olio venivano utilizzati ormai per qualsiasi cosa:
La storia dell’olio di oliva parla chiaro sui benefici alimentari, ma fu Omero che ne riconobbe accanto alla sacralità, il valore terapeutico, di cui perfino Ippocrate e Galeno parlarono negli antichi trattati medici.
Oggi la Scienza Medica ha dimostrato con la verità dei dati scientifici ciò che in antichità nelle civiltà mediterranee era solo empirico eppure già conosciuto.